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Intervento del Presidente della Repubblica -Sergio Mattarella-

Intervento del Presidente della Repubblica

Sergio Mattarella

(Dal sito Quirinale.it del 2 giugno 2022)

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il seguente messaggio:

«Il 2 giugno di settantasei anni fa, con la scelta della Repubblica, il popolo italiano si incamminò sulla strada della pace, archiviando le avventure belliciste proprie di un regime autoritario come quello fascista. Una opzione che venne poi solennemente ratificata nella Costituzione.

Il nostro contributo - e in esso delle Forze Armate - alla causa della pace e della cooperazione internazionale si è caratterizzato con l’adesione al Trattato del Nord-Atlantico sottoscritto fra Paesi amanti della libertà, con la costruzione graduale e crescente della unità europea, con la partecipazione all’ONU e alle sue iniziative.

Fu possibile realizzare un clima di crescente fiducia che, diminuendo le tensioni, consentiva di ridurre ragioni e clima di un confronto talvolta ai limiti del contrasto, senza tuttavia mai oltrepassare quelli che conducono al conflitto.

L’attuale contesto internazionale ci interroga profondamente su come sia possibile garantire oggi il bene indivisibile della pace. Le aggressioni ai civili, le devastazioni delle città nel cuore della nostra Europa, pensavamo appartenessero a un passato remoto, ma la drammatica cronaca di questi giorni ci ricorda come stabilità e pace non sono garantite per sempre. 

La pace non si impone da sola ma è frutto della volontà e dell’impegno concreto degli uomini e degli Stati. Una pace basata sul rispetto delle persone e della loro dignità, dei confini territoriali, dello stato di diritto, della sovranità democratica; una pace basata sull’utilizzo della diplomazia come mezzo di risoluzione delle crisi tra Nazioni; una pace basata sul rispetto dei diritti umani.

L’Italia e tutta la comunità internazionale, hanno un ruolo centrale nel favorire il dialogo. Dobbiamo farlo uniti, insieme. La nostra esperienza ci ha mostrato come si possa costruire una convivenza stabile e duratura, anche all’indomani di conflitti sanguinosi.

Lo ribadiamo oggi mentre siamo a fianco dell’aggredita Ucraina. La Repubblica è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito.

Come settantasei anni fa ribadiamo le ragioni che hanno spinto il popolo italiano, dopo le sofferenze di due guerre mondiali e della dittatura, a percorrere il lungo cammino verso uno Stato democratico, i cui valori di libertà, pace, uguaglianza e giustizia, diventarono i principi di supremo riferimento per i cittadini e il Paese.

Le Forze Armate, protagoniste in questo percorso, in Italia e all’estero, si confermano una risorsa preziosa, come evidenziato anche dalle vicende della gestione della pandemia.

I riconoscimenti che pervengono alle nostre Forze Armate sono la prova eloquente della qualità del loro impegno e della credibilità che si sono conquistati.

Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e al personale civile, di ogni ordine e grado giungano, in questo giorno di festa, l’apprezzamento e la gratitudine per il servizio offerto alla comunità.

Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica!»

  Roma, 02/06/2022 (II mandato)


COMMEMORAZIONE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA

Al compimento di 76 anni dalla data di fondazione della Repubblica Italiana il 2 giugno 1946, formulo a tutti i connazionali in Guatemala e Honduras i più fervidi auguri, di saper consolidare fondamentali legami di unione e solidarietà nelle accentuate difficoltà del tempo presente. Dopo gli sforzi della comunità internazionale e di tutti noi nella lotta contro la crisi pandemica, l’inasprimento del conflitto russo-ucraino impone nuove energie ideali per la riaffermazione della pace e degli equilibri internazionali. Non perdere la speranza in un futuro di prosperità, a salvaguardia dei nostri affetti e per la conservazione della bellezza del nostro Pianeta, è il mio augurio più sentito. Rivolgo infine un saluto particolare ai rappresentanti della comunità italiana nel suo tessuto istituzionale ed associativo: il COMITES, la Camera di Commercio in Guatemala CAMCIG, il Club Italiano, la Dante Alighieri, la Asociación de Damas Italianas, la Asociación Amigos de Italia de Quetzaltenango.

Paolo De Nicolo

Ambasciatore d’Italia in Guatemala


Intervención del Presidente de la República

Sergio Mattarella

(Dal sito Quirinale.it del 2 giugno 2022)


El Presidente de la República, Sergio Mattarella, envió el siguiente mensaje al Jefe del Estado Mayor de la Defensa, Almirante Giuseppe Cavo Dragone

"El 2 de junio de hace setenta y seis años, con la elección de la República, el pueblo italiano emprendió el camino de la paz, archivando las aventuras belicosas propias de un régimen autoritario como el fascista. Una opción que luego se ratificó solemnemente en la Constitución.

Nuestra contribución -y en ella la de las Fuerzas Armadas- a la causa de la paz y la cooperación internacional se caracterizó por la adhesión al Tratado del Atlántico Norte firmado entre países amantes de la libertad, con la construcción gradual y creciente de la unidad europea, con la participación en la ONU y sus iniciativas.

Se logró un clima de confianza creciente que, al disminuir las tensiones, permitió reducir los motivos y el clima de un enfrentamiento que a veces rozaba el conflicto, pero que nunca fue más allá de los que lo provocaban.

El actual contexto internacional nos cuestiona profundamente cómo se puede garantizar hoy el bien indivisible de la paz. Los atentados contra civiles, la devastación de ciudades en el corazón de nuestra Europa, los creíamos pertenecientes a un pasado lejano, pero las dramáticas crónicas de estos días nos recuerdan que la estabilidad y la paz no están garantizadas para siempre.

La paz no se impone, sino que es el resultado de la voluntad y el compromiso concreto de los hombres y los Estados. Una paz basada en el respeto a las personas y a su dignidad, a las fronteras territoriales, al Estado de Derecho, a la soberanía democrática; una paz basada en el uso de la diplomacia como medio para resolver las crisis entre naciones; una paz basada en el respeto a los derechos humanos.

Italia, y toda la comunidad internacional, tienen un papel central en el fomento del diálogo. Debemos hacerlo unidos, juntos. Nuestra experiencia nos ha demostrado cómo se puede construir una convivencia estable y duradera, incluso después de conflictos sangrientos.

Lo reafirmamos hoy al estar al lado de la agraviada Ucrania. La República está comprometida con la construcción de condiciones de paz y sus Fuerzas Armadas, sobre la base de los mandatos encomendados por el Gobierno y el Parlamento, contribuyen a esta tarea.

Al igual que hace setenta y seis años, reafirmamos las razones que impulsaron al pueblo italiano, tras el sufrimiento de dos guerras mundiales y de la dictadura, a recorrer el largo camino hacia un Estado democrático, cuyos valores de libertad, paz, igualdad y justicia se convirtieron en los principios supremos de referencia para los ciudadanos y el país.

Las Fuerzas Armadas, protagonistas de este viaje, en Italia y en el extranjero, se confirman como un recurso valioso, como lo demuestran también los acontecimientos de la gestión de la pandemia.

Los premios recibidos por nuestras Fuerzas Armadas son una prueba elocuente de la calidad de su compromiso y de la credibilidad que se han ganado.

A los soldados, marineros, aviadores, carabineros, financieros y personal civil de todos los rangos, en este día festivo, transmitirles nuestro reconocimiento y gratitud por su servicio a la comunidad.

Viva las Fuerzas Armadas, viva la República".

 Roma, 02/06/2022 (2º mandato)


CONMEMORACIÓN DEL DÍA DE LA REPÚBLICA

En el 76º aniversario de la fundación de la República Italiana, el 2 de junio de 1946, extiendo a todos mis compatriotas de Guatemala y Honduras mis más cordiales deseos, de que consoliden los vínculos fundamentales de unidad y solidaridad en las acentuadas dificultades del momento actual. Tras los esfuerzos de la comunidad internacional y de todos nosotros en la lucha contra la crisis pandémica, la agravación del conflicto ruso-ucraniano impone nuevas energías ideales para la reafirmación de la paz y el equilibrio internacional. Mi mas sincero deseo es que no se pierda la esperanza en un futuro de prosperidad, en defensa de nuestros afectos y para la conservacion de la belleza de nuestro planeta. Finalmente, dirijo un saludo especial a los representantes de la comunidad italiana en su tejido institucional y asociativo: el COMITES, la Cámara de Comercio en Guatemala CAMCIG, el Club Italiano, el Dante Alighieri, la Asociación de Damas Italianas, la Asociación Amigos de Italia de Quetzaltenango.

Paolo De Nicolo

Embajador de Italia en Guatemala


Video: Fiesta de la República Italiana en el Altar de la Patria, Roma 02.06.2022


  • Intervento del Presidente della Repubblica -Sergio Mattarella-

    Intervento del Presidente della Repubblica

    Sergio Mattarella

    (Dal sito Quirinale.it del 2 giugno 2022)

    Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il seguente messaggio:

    «Il 2 giugno di settantasei anni fa, con la scelta della Repubblica, il popolo italiano si incamminò sulla strada della pace, archiviando le avventure belliciste proprie di un regime autoritario come quello fascista. Una opzione che venne poi solennemente ratificata nella Costituzione.

    Il nostro contributo - e in esso delle Forze Armate - alla causa della pace e della cooperazione internazionale si è caratterizzato con l’adesione al Trattato del Nord-Atlantico sottoscritto fra Paesi amanti della libertà, con la costruzione graduale e crescente della unità europea, con la partecipazione all’ONU e alle sue iniziative.

    Fu possibile realizzare un clima di crescente fiducia che, diminuendo le tensioni, consentiva di ridurre ragioni e clima di un confronto talvolta ai limiti del contrasto, senza tuttavia mai oltrepassare quelli che conducono al conflitto.

    L’attuale contesto internazionale ci interroga profondamente su come sia possibile garantire oggi il bene indivisibile della pace. Le aggressioni ai civili, le devastazioni delle città nel cuore della nostra Europa, pensavamo appartenessero a un passato remoto, ma la drammatica cronaca di questi giorni ci ricorda come stabilità e pace non sono garantite per sempre. 

    La pace non si impone da sola ma è frutto della volontà e dell’impegno concreto degli uomini e degli Stati. Una pace basata sul rispetto delle persone e della loro dignità, dei confini territoriali, dello stato di diritto, della sovranità democratica; una pace basata sull’utilizzo della diplomazia come mezzo di risoluzione delle crisi tra Nazioni; una pace basata sul rispetto dei diritti umani.

    L’Italia e tutta la comunità internazionale, hanno un ruolo centrale nel favorire il dialogo. Dobbiamo farlo uniti, insieme. La nostra esperienza ci ha mostrato come si possa costruire una convivenza stabile e duratura, anche all’indomani di conflitti sanguinosi.

    Lo ribadiamo oggi mentre siamo a fianco dell’aggredita Ucraina. La Repubblica è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito.

    Come settantasei anni fa ribadiamo le ragioni che hanno spinto il popolo italiano, dopo le sofferenze di due guerre mondiali e della dittatura, a percorrere il lungo cammino verso uno Stato democratico, i cui valori di libertà, pace, uguaglianza e giustizia, diventarono i principi di supremo riferimento per i cittadini e il Paese.

    Le Forze Armate, protagoniste in questo percorso, in Italia e all’estero, si confermano una risorsa preziosa, come evidenziato anche dalle vicende della gestione della pandemia.

    I riconoscimenti che pervengono alle nostre Forze Armate sono la prova eloquente della qualità del loro impegno e della credibilità che si sono conquistati.

    Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e al personale civile, di ogni ordine e grado giungano, in questo giorno di festa, l’apprezzamento e la gratitudine per il servizio offerto alla comunità.

    Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica!»

      Roma, 02/06/2022 (II mandato)


    COMMEMORAZIONE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA

    Al compimento di 76 anni dalla data di fondazione della Repubblica Italiana il 2 giugno 1946, formulo a tutti i connazionali in Guatemala e Honduras i più fervidi auguri, di saper consolidare fondamentali legami di unione e solidarietà nelle accentuate difficoltà del tempo presente. Dopo gli sforzi della comunità internazionale e di tutti noi nella lotta contro la crisi pandemica, l’inasprimento del conflitto russo-ucraino impone nuove energie ideali per la riaffermazione della pace e degli equilibri internazionali. Non perdere la speranza in un futuro di prosperità, a salvaguardia dei nostri affetti e per la conservazione della bellezza del nostro Pianeta, è il mio augurio più sentito. Rivolgo infine un saluto particolare ai rappresentanti della comunità italiana nel suo tessuto istituzionale ed associativo: il COMITES, la Camera di Commercio in Guatemala CAMCIG, il Club Italiano, la Dante Alighieri, la Asociación de Damas Italianas, la Asociación Amigos de Italia de Quetzaltenango.

    Paolo De Nicolo

    Ambasciatore d’Italia in Guatemala


    Intervención del Presidente de la República

    Sergio Mattarella

    (Dal sito Quirinale.it del 2 giugno 2022)


    El Presidente de la República, Sergio Mattarella, envió el siguiente mensaje al Jefe del Estado Mayor de la Defensa, Almirante Giuseppe Cavo Dragone

    "El 2 de junio de hace setenta y seis años, con la elección de la República, el pueblo italiano emprendió el camino de la paz, archivando las aventuras belicosas propias de un régimen autoritario como el fascista. Una opción que luego se ratificó solemnemente en la Constitución.

    Nuestra contribución -y en ella la de las Fuerzas Armadas- a la causa de la paz y la cooperación internacional se caracterizó por la adhesión al Tratado del Atlántico Norte firmado entre países amantes de la libertad, con la construcción gradual y creciente de la unidad europea, con la participación en la ONU y sus iniciativas.

    Se logró un clima de confianza creciente que, al disminuir las tensiones, permitió reducir los motivos y el clima de un enfrentamiento que a veces rozaba el conflicto, pero que nunca fue más allá de los que lo provocaban.

    El actual contexto internacional nos cuestiona profundamente cómo se puede garantizar hoy el bien indivisible de la paz. Los atentados contra civiles, la devastación de ciudades en el corazón de nuestra Europa, los creíamos pertenecientes a un pasado lejano, pero las dramáticas crónicas de estos días nos recuerdan que la estabilidad y la paz no están garantizadas para siempre.

    La paz no se impone, sino que es el resultado de la voluntad y el compromiso concreto de los hombres y los Estados. Una paz basada en el respeto a las personas y a su dignidad, a las fronteras territoriales, al Estado de Derecho, a la soberanía democrática; una paz basada en el uso de la diplomacia como medio para resolver las crisis entre naciones; una paz basada en el respeto a los derechos humanos.

    Italia, y toda la comunidad internacional, tienen un papel central en el fomento del diálogo. Debemos hacerlo unidos, juntos. Nuestra experiencia nos ha demostrado cómo se puede construir una convivencia estable y duradera, incluso después de conflictos sangrientos.

    Lo reafirmamos hoy al estar al lado de la agraviada Ucrania. La República está comprometida con la construcción de condiciones de paz y sus Fuerzas Armadas, sobre la base de los mandatos encomendados por el Gobierno y el Parlamento, contribuyen a esta tarea.

    Al igual que hace setenta y seis años, reafirmamos las razones que impulsaron al pueblo italiano, tras el sufrimiento de dos guerras mundiales y de la dictadura, a recorrer el largo camino hacia un Estado democrático, cuyos valores de libertad, paz, igualdad y justicia se convirtieron en los principios supremos de referencia para los ciudadanos y el país.

    Las Fuerzas Armadas, protagonistas de este viaje, en Italia y en el extranjero, se confirman como un recurso valioso, como lo demuestran también los acontecimientos de la gestión de la pandemia.

    Los premios recibidos por nuestras Fuerzas Armadas son una prueba elocuente de la calidad de su compromiso y de la credibilidad que se han ganado.

    A los soldados, marineros, aviadores, carabineros, financieros y personal civil de todos los rangos, en este día festivo, transmitirles nuestro reconocimiento y gratitud por su servicio a la comunidad.

    Viva las Fuerzas Armadas, viva la República".

     Roma, 02/06/2022 (2º mandato)


    CONMEMORACIÓN DEL DÍA DE LA REPÚBLICA

    En el 76º aniversario de la fundación de la República Italiana, el 2 de junio de 1946, extiendo a todos mis compatriotas de Guatemala y Honduras mis más cordiales deseos, de que consoliden los vínculos fundamentales de unidad y solidaridad en las acentuadas dificultades del momento actual. Tras los esfuerzos de la comunidad internacional y de todos nosotros en la lucha contra la crisis pandémica, la agravación del conflicto ruso-ucraniano impone nuevas energías ideales para la reafirmación de la paz y el equilibrio internacional. Mi mas sincero deseo es que no se pierda la esperanza en un futuro de prosperidad, en defensa de nuestros afectos y para la conservacion de la belleza de nuestro planeta. Finalmente, dirijo un saludo especial a los representantes de la comunidad italiana en su tejido institucional y asociativo: el COMITES, la Cámara de Comercio en Guatemala CAMCIG, el Club Italiano, el Dante Alighieri, la Asociación de Damas Italianas, la Asociación Amigos de Italia de Quetzaltenango.

    Paolo De Nicolo

    Embajador de Italia en Guatemala


    Video: Fiesta de la República Italiana en el Altar de la Patria, Roma 02.06.2022