L'entrata in vigore del Regolamento UE 2023/1115 sulla deforestazione (EUDR) ha introdotto nuove prospettive nella gestione della tracciabilità delle materie prime. Il provvedimento, che interessa le filiere della gomma, del caffè, dell'olio di palma, della soia, dei bovini, del legno e del cacao, prevede la georeferenziazione dei luoghi di produzione come requisito fondamentale per l'importazione in Europa.
Questa evoluzione normativa sta orientando il settore verso l'adozione di soluzioni tecnologiche innovative.
La blockchain si distingue come strumento efficace per assicurare la conformità alle nuove disposizioni ed è dunque auspicabile che Paesi esportatori nei settori sopraccitati, come quelli della regione centro americana, inizino a considerarne l’adozione.
Il Regolamento EUDR, infatti, introduce un principio fondamentale nella gestione delle importazioni: la necessità di dimostrare che i prodotti commercializzati nel mercato europeo non provengano da aree soggette a deforestazione dopo il 31 dicembre 2020. Questo requisito richiede l'implementazione di sistemi di tracciabilità che consentano di stabilire un collegamento diretto e verificabile tra il prodotto finito e gli appezzamenti di terreno di origine. La normativa stabilisce infatti precise disposizioni per la raccolta e la verifica delle coordinate geografiche di produzione, accompagnate da rigorose procedure di due diligence, definendo così un nuovo approccio nella gestione delle filiere agroalimentari. Tale sistema si applica all'intera catena di trasformazione: nel caso del cioccolato, ad esempio, è necessario poter tracciare il percorso del prodotto finito fino alle singole piantagioni di cacao di provenienza.
In questo scenario normativo, la tecnologia blockchain emerge come soluzione particolarmente adatta a soddisfare i requisiti sopra descritti. La sua architettura distribuita, consente di registrare, in modo permanente e verificabile, l'intero percorso che collega le coordinate GPS degli appezzamenti di origine ai prodotti finiti. Il sistema garantisce non solo l'autenticità delle dichiarazioni di origine, ma anche la completa tracciabilità di ogni passaggio della filiera in tempo reale. Questa caratteristica si rivela particolarmente preziosa nell'espletamento delle procedure di due diligence richieste dal regolamento, offrendo uno strumento efficace per la gestione della conformità normativa.
L'implementazione di questi sistemi richiede tuttavia un approccio strutturato e metodico. Risulta fondamentale procedere con una accurata mappatura georeferenziata delle aree di produzione, accompagnata dall'adozione di protocolli standardizzati per la raccolta dati. Particolare attenzione deve essere posta alla formazione dei produttori e all'integrazione dei sistemi di tracciabilità esistenti, in un processo che necessita del coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder della filiera.
È fondamentale sottolineare come questa trasformazione digitale, spinta dalla normativa europea, debba essere accompagnata da un sostegno concreto ai piccoli produttori. Questi ultimi, specialmente nelle aree del Centro e Sud America, necessitano di supporto tecnico e finanziario per adeguarsi ai nuovi requisiti normativi senza perdere competitività.
La sfida più grande, va sottolineato, resta quella di trasformare un obbligo normativo in un'opportunità di sviluppo sostenibile. La blockchain, in questo senso, non rappresenta solo uno strumento di compliance all'EUDR, ma un vero catalizzatore di trasparenza e sostenibilità nelle filiere agroalimentari.
È dunque evidente come il Regolamento sulla deforestazione stia agendo da acceleratore nell'adozione di tecnologie innovative. Le aziende che sapranno cogliere questa sfida, trasformando l'adempimento normativo in vantaggio competitivo, saranno quelle che guideranno la transizione verso filiere più sostenibili e trasparenti.
La cooperazione internazionale e la condivisione di best practice diventano elementi imprescindibili in questo percorso. Solo attraverso un approccio collaborativo sarà possibile rispondere efficacemente alle sfide poste e garantire una vera tutela delle foreste tropicali.
Mario L. Rainone
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Blockchain: una herramienta de compliance para las exportaciones a países europeos.
La entrada en vigor del Reglamento UE 2023/1115 sobre deforestación (EUDR) ha introducido nuevas perspectivas en la gestión de la trazabilidad de las materias primas. La disposición, que afecta a las cadenas de suministro del caucho, el café, el aceite de palma, la soja, el ganado, la madera y el cacao, prevé la georreferenciación de los lugares de producción como requisito fundamental para las importaciones a Europa. Esta evolución regulatoria está orientando al sector hacia la adopción de soluciones tecnológicas innovadoras. Blockchain destaca como una herramienta efectiva para asegurar el cumplimiento de las nuevas disposiciones, por lo que es deseable que los países exportadores de los sectores antes mencionados, como los de la región centroamericana, comiencen a considerar su adopción.
El Reglamento EUDR, de hecho, introduce un principio fundamental en la gestión de las importaciones: la necesidad de demostrar que los productos comercializados en el mercado europeo no proceden de zonas sujetas a deforestación después del 31 de diciembre de 2020. Este requisito requiere la implementación de sistemas de trazabilidad que permitan establecer un vínculo directo y verificable entre el producto terminado y las parcelas de tierra de origen. De hecho, la legislación establece disposiciones precisas para la recopilación y verificación de coordenadas geográficas de producción, acompañadas de rigurosos procedimientos de diligencia debida, definiendo así un nuevo enfoque en la gestión de las cadenas de suministro agroalimentario. Este sistema se aplica a toda la cadena de transformación: en el caso del chocolate, por ejemplo, es necesario poder seguir el camino del producto acabado hasta las distintas plantaciones de cacao de origen. En este escenario regulatorio, la tecnología blockchain surge como una solución particularmente adecuada para satisfacer los requisitos descritos anteriormente. Su arquitectura distribuida permite registrar, de forma permanente y verificable, todo el recorrido que conecta las coordenadas GPS de las parcelas de origen con los productos terminados. El sistema garantiza no sólo la autenticidad de las declaraciones de origen, sino también la trazabilidad completa de cada paso de la cadena de suministro en tiempo real. Esta característica resulta especialmente valiosa a la hora de llevar a cabo los procedimientos de diligencia debida exigidos por la normativa, ofreciendo una herramienta eficaz para gestionar el cumplimiento normativo. Sin embargo, la implementación de estos sistemas requiere un enfoque estructurado y metódico. Es fundamental proceder con un mapeo georreferenciado preciso de las áreas de producción, acompañado de la adopción de protocolos estandarizados para la recolección de datos. Se debe prestar especial atención a la capacitación de los productores y a la integración de los sistemas de trazabilidad existentes, en un proceso que requiere la participación activa de todos los actores de la cadena de suministro.
Es fundamental subrayar cómo esta transformación digital, impulsada por la legislación europea, debe ir acompañada de un apoyo concreto a los pequeños productores. Estos últimos, especialmente en las zonas de Centro y Sudamérica, requieren apoyo técnico y financiero para adaptarse a los nuevos requisitos regulatorios sin perder competitividad. Hay que subrayar que el mayor desafío sigue siendo el de transformar una obligación regulatoria en una oportunidad para el desarrollo sostenible. Blockchain, en este sentido, no representa solo una herramienta de cumplimiento del EUDR, sino un verdadero catalizador para la transparencia y la sostenibilidad en las cadenas de suministro agroalimentarias. Por tanto, está claro cómo el Reglamento sobre la deforestación está actuando como acelerador en la adopción de tecnologías innovadoras. Las empresas que sean capaces de afrontar este desafío, transformando el cumplimiento normativo en una ventaja competitiva, serán las que lideren la transición hacia cadenas de suministro más sostenibles y transparentes.
La cooperación internacional y el intercambio de mejores prácticas se convierten en elementos esenciales en este camino. Sólo a través de un enfoque colaborativo será posible responder eficazmente a los desafíos planteados y garantizar una verdadera protección de los bosques tropicales.
Mario L. Rainone
L'entrata in vigore del Regolamento UE 2023/1115 sulla deforestazione (EUDR) ha introdotto nuove prospettive nella gestione della tracciabilità delle materie prime. Il provvedimento, che interessa le filiere della gomma, del caffè, dell'olio di palma, della soia, dei bovini, del legno e del cacao, prevede la georeferenziazione dei luoghi di produzione come requisito fondamentale per l'importazione in Europa.
Questa evoluzione normativa sta orientando il settore verso l'adozione di soluzioni tecnologiche innovative.
La blockchain si distingue come strumento efficace per assicurare la conformità alle nuove disposizioni ed è dunque auspicabile che Paesi esportatori nei settori sopraccitati, come quelli della regione centro americana, inizino a considerarne l’adozione.
Il Regolamento EUDR, infatti, introduce un principio fondamentale nella gestione delle importazioni: la necessità di dimostrare che i prodotti commercializzati nel mercato europeo non provengano da aree soggette a deforestazione dopo il 31 dicembre 2020. Questo requisito richiede l'implementazione di sistemi di tracciabilità che consentano di stabilire un collegamento diretto e verificabile tra il prodotto finito e gli appezzamenti di terreno di origine. La normativa stabilisce infatti precise disposizioni per la raccolta e la verifica delle coordinate geografiche di produzione, accompagnate da rigorose procedure di due diligence, definendo così un nuovo approccio nella gestione delle filiere agroalimentari. Tale sistema si applica all'intera catena di trasformazione: nel caso del cioccolato, ad esempio, è necessario poter tracciare il percorso del prodotto finito fino alle singole piantagioni di cacao di provenienza.
In questo scenario normativo, la tecnologia blockchain emerge come soluzione particolarmente adatta a soddisfare i requisiti sopra descritti. La sua architettura distribuita, consente di registrare, in modo permanente e verificabile, l'intero percorso che collega le coordinate GPS degli appezzamenti di origine ai prodotti finiti. Il sistema garantisce non solo l'autenticità delle dichiarazioni di origine, ma anche la completa tracciabilità di ogni passaggio della filiera in tempo reale. Questa caratteristica si rivela particolarmente preziosa nell'espletamento delle procedure di due diligence richieste dal regolamento, offrendo uno strumento efficace per la gestione della conformità normativa.
L'implementazione di questi sistemi richiede tuttavia un approccio strutturato e metodico. Risulta fondamentale procedere con una accurata mappatura georeferenziata delle aree di produzione, accompagnata dall'adozione di protocolli standardizzati per la raccolta dati. Particolare attenzione deve essere posta alla formazione dei produttori e all'integrazione dei sistemi di tracciabilità esistenti, in un processo che necessita del coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder della filiera.
È fondamentale sottolineare come questa trasformazione digitale, spinta dalla normativa europea, debba essere accompagnata da un sostegno concreto ai piccoli produttori. Questi ultimi, specialmente nelle aree del Centro e Sud America, necessitano di supporto tecnico e finanziario per adeguarsi ai nuovi requisiti normativi senza perdere competitività.
La sfida più grande, va sottolineato, resta quella di trasformare un obbligo normativo in un'opportunità di sviluppo sostenibile. La blockchain, in questo senso, non rappresenta solo uno strumento di compliance all'EUDR, ma un vero catalizzatore di trasparenza e sostenibilità nelle filiere agroalimentari.
È dunque evidente come il Regolamento sulla deforestazione stia agendo da acceleratore nell'adozione di tecnologie innovative. Le aziende che sapranno cogliere questa sfida, trasformando l'adempimento normativo in vantaggio competitivo, saranno quelle che guideranno la transizione verso filiere più sostenibili e trasparenti.
La cooperazione internazionale e la condivisione di best practice diventano elementi imprescindibili in questo percorso. Solo attraverso un approccio collaborativo sarà possibile rispondere efficacemente alle sfide poste e garantire una vera tutela delle foreste tropicali.
Mario L. Rainone
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Blockchain: una herramienta de compliance para las exportaciones a países europeos.
La entrada en vigor del Reglamento UE 2023/1115 sobre deforestación (EUDR) ha introducido nuevas perspectivas en la gestión de la trazabilidad de las materias primas. La disposición, que afecta a las cadenas de suministro del caucho, el café, el aceite de palma, la soja, el ganado, la madera y el cacao, prevé la georreferenciación de los lugares de producción como requisito fundamental para las importaciones a Europa. Esta evolución regulatoria está orientando al sector hacia la adopción de soluciones tecnológicas innovadoras. Blockchain destaca como una herramienta efectiva para asegurar el cumplimiento de las nuevas disposiciones, por lo que es deseable que los países exportadores de los sectores antes mencionados, como los de la región centroamericana, comiencen a considerar su adopción.
El Reglamento EUDR, de hecho, introduce un principio fundamental en la gestión de las importaciones: la necesidad de demostrar que los productos comercializados en el mercado europeo no proceden de zonas sujetas a deforestación después del 31 de diciembre de 2020. Este requisito requiere la implementación de sistemas de trazabilidad que permitan establecer un vínculo directo y verificable entre el producto terminado y las parcelas de tierra de origen. De hecho, la legislación establece disposiciones precisas para la recopilación y verificación de coordenadas geográficas de producción, acompañadas de rigurosos procedimientos de diligencia debida, definiendo así un nuevo enfoque en la gestión de las cadenas de suministro agroalimentario. Este sistema se aplica a toda la cadena de transformación: en el caso del chocolate, por ejemplo, es necesario poder seguir el camino del producto acabado hasta las distintas plantaciones de cacao de origen. En este escenario regulatorio, la tecnología blockchain surge como una solución particularmente adecuada para satisfacer los requisitos descritos anteriormente. Su arquitectura distribuida permite registrar, de forma permanente y verificable, todo el recorrido que conecta las coordenadas GPS de las parcelas de origen con los productos terminados. El sistema garantiza no sólo la autenticidad de las declaraciones de origen, sino también la trazabilidad completa de cada paso de la cadena de suministro en tiempo real. Esta característica resulta especialmente valiosa a la hora de llevar a cabo los procedimientos de diligencia debida exigidos por la normativa, ofreciendo una herramienta eficaz para gestionar el cumplimiento normativo. Sin embargo, la implementación de estos sistemas requiere un enfoque estructurado y metódico. Es fundamental proceder con un mapeo georreferenciado preciso de las áreas de producción, acompañado de la adopción de protocolos estandarizados para la recolección de datos. Se debe prestar especial atención a la capacitación de los productores y a la integración de los sistemas de trazabilidad existentes, en un proceso que requiere la participación activa de todos los actores de la cadena de suministro.
Es fundamental subrayar cómo esta transformación digital, impulsada por la legislación europea, debe ir acompañada de un apoyo concreto a los pequeños productores. Estos últimos, especialmente en las zonas de Centro y Sudamérica, requieren apoyo técnico y financiero para adaptarse a los nuevos requisitos regulatorios sin perder competitividad. Hay que subrayar que el mayor desafío sigue siendo el de transformar una obligación regulatoria en una oportunidad para el desarrollo sostenible. Blockchain, en este sentido, no representa solo una herramienta de cumplimiento del EUDR, sino un verdadero catalizador para la transparencia y la sostenibilidad en las cadenas de suministro agroalimentarias. Por tanto, está claro cómo el Reglamento sobre la deforestación está actuando como acelerador en la adopción de tecnologías innovadoras. Las empresas que sean capaces de afrontar este desafío, transformando el cumplimiento normativo en una ventaja competitiva, serán las que lideren la transición hacia cadenas de suministro más sostenibles y transparentes.
La cooperación internacional y el intercambio de mejores prácticas se convierten en elementos esenciales en este camino. Sólo a través de un enfoque colaborativo será posible responder eficazmente a los desafíos planteados y garantizar una verdadera protección de los bosques tropicales.
Mario L. Rainone