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IL REFERENDUM DEL 12 GIUGNO

Il Com.It.es ha avviato una campagna di diffusione per informare la comunità italiana in Guatemala dei prossimi referendum abrogativi fissati per il 12 giugno 2022 con decreto del Presidente della Repubblica del 6/04/2022.

Si ricorda che il voto è un diritto tutelato dalla Costituzione Italiana e che, in base alla Legge 27 dicembre 2001, n. 459, i cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali, possono votare per posta.

Ma cosa sono i referendum abrogativi? Il referendum abrogativo è uno strumento di democrazia diretta, è previsto dall’articolo 75 della Costituzione Italiana e serve per eliminare leggi o decreti legge, in modo totale o parziale, attraverso una consultazione della popolazione. Questo tipo di referendum non può ovviamente essere proposto su ogni tipo di legge, ma è la Costituzione stessa a dettarne le modalità di applicazione e le regole. Il referendum abrogativo funziona con la modalità del quorum, cioè il numero minimo di elettori affinché sia valido. Il referendum abrogativo affinché sia valido devono votare almeno il 50% degli aventi diritto al voto, per raggiungere il cosiddetto quorum. 

Cosa voteremo? Sono 5 i quesiti ammessi dalla Corte Costituzionale riguardo alla giustizia mentre sono stati dichiarati inammissibili tre quesiti che riguardavano l’eutanasia, la legalizzazione della coltivazione della cannabis e la responsabilità civile diretta dei magistrati. A seguire i temi oggetto dei prossimi referendum abrogativi:

1.      Incandidabilità dopo la condanna – il referendum chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi.

2.      Separazione delle carriere – Questo quesito del referendum si propone di impedire al magistrato durante la sua carriera di avere la possibilità di passare dal ruolo di giudice (che appunto giudica in un procedimento) a quello di pubblico ministero (coordina le indagini e sostiene la parte accusatoria) e viceversa.

3.      Riforma CSM – si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura. Quesito che potrebbe decadere se prima del referendum venisse approvata la riforma Cartabia.

4.      Custodia cautelare durante le indagini – si chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo.

5.      Valutazione degli avvocati sui magistrati – il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità.

 

Come si vota? Ai cittadini saranno consegnate 5 schede con i quesiti, e basterà tracciare una X sul “Sì” (per chiedere di abrogare e annullare una legge o una parte di essa) o sul “No” (perché resti tutto come adesso), ma gli elettori avranno la possibilità di rifiutare una o più schede, per non essere conteggiati in quella determinata consultazione e non influire sul relativo quorum.

 

Flavia Maria Cerroni

  • IL REFERENDUM DEL 12 GIUGNO

    Il Com.It.es ha avviato una campagna di diffusione per informare la comunità italiana in Guatemala dei prossimi referendum abrogativi fissati per il 12 giugno 2022 con decreto del Presidente della Repubblica del 6/04/2022.

    Si ricorda che il voto è un diritto tutelato dalla Costituzione Italiana e che, in base alla Legge 27 dicembre 2001, n. 459, i cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali, possono votare per posta.

    Ma cosa sono i referendum abrogativi? Il referendum abrogativo è uno strumento di democrazia diretta, è previsto dall’articolo 75 della Costituzione Italiana e serve per eliminare leggi o decreti legge, in modo totale o parziale, attraverso una consultazione della popolazione. Questo tipo di referendum non può ovviamente essere proposto su ogni tipo di legge, ma è la Costituzione stessa a dettarne le modalità di applicazione e le regole. Il referendum abrogativo funziona con la modalità del quorum, cioè il numero minimo di elettori affinché sia valido. Il referendum abrogativo affinché sia valido devono votare almeno il 50% degli aventi diritto al voto, per raggiungere il cosiddetto quorum. 

    Cosa voteremo? Sono 5 i quesiti ammessi dalla Corte Costituzionale riguardo alla giustizia mentre sono stati dichiarati inammissibili tre quesiti che riguardavano l’eutanasia, la legalizzazione della coltivazione della cannabis e la responsabilità civile diretta dei magistrati. A seguire i temi oggetto dei prossimi referendum abrogativi:

    1.      Incandidabilità dopo la condanna – il referendum chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi.

    2.      Separazione delle carriere – Questo quesito del referendum si propone di impedire al magistrato durante la sua carriera di avere la possibilità di passare dal ruolo di giudice (che appunto giudica in un procedimento) a quello di pubblico ministero (coordina le indagini e sostiene la parte accusatoria) e viceversa.

    3.      Riforma CSM – si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura. Quesito che potrebbe decadere se prima del referendum venisse approvata la riforma Cartabia.

    4.      Custodia cautelare durante le indagini – si chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo.

    5.      Valutazione degli avvocati sui magistrati – il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità.

     

    Come si vota? Ai cittadini saranno consegnate 5 schede con i quesiti, e basterà tracciare una X sul “Sì” (per chiedere di abrogare e annullare una legge o una parte di essa) o sul “No” (perché resti tutto come adesso), ma gli elettori avranno la possibilità di rifiutare una o più schede, per non essere conteggiati in quella determinata consultazione e non influire sul relativo quorum.

     

    Flavia Maria Cerroni